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pagina 4

gennaio 2006

Numero 2

La pena capitale, quindi, oltre ad essere inaccettabile da un punto di vista etico e morale, è irreversibile e, una volta eseguita la condanna, non c’è alcuna possibilità di rimediare ad errori fatti. E gli errori, contrariamente a quanto si pensa, vengono purtroppo commessi con preoccupante frequenza. Oltre 120 persone sono state liberate dal braccio della morte negli anni recenti in quanto riconosciute innocenti e in almeno due casi (Texas e Missouri) le autorità stanno svolgendo indagini per verificare se siano stati o meno giustiziati dei condannati innocenti. Cosa assai probabile, se si considera che, in base a studi svolti in passato, ogni sette persone incarcerate negli USA, una probabilmente non è colpevole del crimine per il quale è stata condannata. La fallibilità della giustizia umana non può che farci riflettere ulteriormente e spingerci a fare qualcosa in difesa della vita.

I membri della Coalizione Italiana Contro la Pena di Morte (www.coalit.org), associazione senza scopo di lucro fondata nel 1997, si oppongono incondizionatamente alla pena capitale e si battono affinché venga abolita in tutti quei Paesi del mondo che ancora la applicano, ma prima di tutto negli USA, in quanto convinti che se si riuscirà ad ottenere la sua abolizione nel Paese più potente ed importante dell’intero pianeta, sarà più facile con gli altri Paesi che solitamente seguono l’esempio statunitense.

Al momento, la Coalizione, insieme alla redazione del webzine agliincrocideiventi sta seguendo un caso davvero singolare, ma non unico. Si tratta del caso di Howard Guidry, un ragazzo di colore nato nel 1976 e rinchiuso nel braccio della morte del Texas da molti anni. Howard è stato ingiustamente condannato a morte. E’ possibile dimostrarlo ed è, quindi, possibile salvargli la vita.

Alla fine di ottobre 2005 la Corte del 5° Distretto ha deciso in merito al suo caso e ha riconfermato la decisione presa in precedenza dal Giudice Federale, che aveva capovolto la condanna e sospeso temporaneamente l’esecuzione della sentenza di morte (per ulteriori informazioni vedere qui: http://www.agliincrocideiventi.it/Coalit/howard_guidry.htm).

E’ altamente probabile, quindi, che lo Stato decida di intentare un nuovo processo, nel quale potrebbe sì essere chiesta nuovamente la pena capitale, ma nel quale Howard, con l’aiuto di un buon avvocato, potrebbe avere finalmente la possibilità di dimostrare la sua ingiusta condanna.
Il problema è il denaro. Gli attuali legali di Howard Guidry (incaricati per l’appello) saranno presto fuori dal caso e si dovrà quindi trovare un altro avvocato che si occupi della sua difesa al processo. Per questo sono necessari dai 20.000 ai 50.000 dollari (di questi, 10.000 sono stati già trovati).

* Presidente Coalizione Italiana contro la pena di morte

Chiunque avesse idee/suggerimenti su come mettere insieme almeno parte di quanto necessario, può contattarci all’indirizzo e-mail arianna@linknet.it mentre chi volesse inviare una donazione può farlo con un versamento sul seguente conto corrente postale:
ccp n. 38725800
intestato a COALIZIONE ITALIANA CONTRO LA PENA DI MORTE
C.P.39 – 80078 POZZUOLI (NA)
causale PRO HOWARD GUIDRY (TEXAS)

 

EVENTI

Artisti pugliesi, laziali e campani si sono riuniti, sabato 12 novembre a Pozzuoli, sulla rocca millenaria del Rione Terra ed hanno aggiunto un’ eco importante, alla voce dei giovani della Locride.

Nell’ambito del “Festival del racconto”, una manifestazione molto originale sul tema della legalità, a cui hanno aderito anche studenti puteolani, l’associazione Lux in Fabula, ha organizzato un laboratorio-esposizione dal titolo:“Nutrirsi d’Arte”.

Gli artisti presenti, hanno concordato sull'importanza da loro rivestita, all’interno di un tessuto sociale disagiato e sulla necessità di incrementare simili iniziative, affinché si traducano, nei fatti, in una speranza futura di nuovi posti di lavoro, legati ad uno sviluppo sostenibile del turismo.

L'iniziativa, vuole avvicinare l'Arte contemporanea, a un pubblico più esteso sotto forma di un invito a cena, per far gustare le opere create dagli artisti invitati: nutrirsi d'arte, nutrirsi di cultura per combattere il malaffare e il non rispetto delle regole.

Il momento del pasto, ha perso per molti, il senso di un rito che accomuna, che mette insieme non solo il cibo, ma anche le esperienze: il cibo preparato come gesto d'amore, di cura e di attenzione. Comunque, si tende a mangiare troppo o troppo poco, soprattutto lo si fa in fretta e si privilegia quello che è comodo, pratico, veloce e conservato, senza limiti di tempo.

Il laboratorio-esposizione, ha stimolato una riflessione sul cibo e sulle abitudini alimentari ed inoltre, a ripresentare la forza comunicativa del cibo, oggi privato di carattere, di equilibrio e di rapporti con la natura ed i luoghi di origine.

Gli artisti, hanno ben saputo dimostrare, che le colonne portanti dello sviluppo dei Campi Flegrei, sono quelle del settore artistico, culturale e della ricettivita' alberghiera, nel rispetto e nella tutela dei Beni culturali ed ambientali.

Lo sviluppo dei Campi Flegrei, non può essere disgiunto dall’impegno politico e dal sostegno di tutti i mezzi di comunicazione mediatica, contro l’illegalità.

Bisogna iniziare un nuovo percorso, dove l’unione di tutte le forze democratiche ed imprenditoriali, possa generare soluzioni concrete, di sviluppo sociale ed economico, nel rispetto delle regole e della legalità.

 


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