febbraio 2006 - Anno I

Numero 3

NEWS

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Considerazioni al margine dello scioglimento del consiglio comunale di Pozzuoli, per presunte infiltrazioni camorristiche

di Nicola Magliulo


Mi ha fatto particolare tristezza, pur nella soddisfazione per la fine delle prepotenze, il recente arresto di un gruppo di pescatori accusati di aver messo in opera pressioni e violenze di tipo camorristico su altri pescatori e sulle loro imbarcazioni.
La mala pianta dei comportamenti camorristi cresce ormai ovunque, e non poteva certo non intaccare anche uno dei gruppi sociali storici e di antica dignità di Pozzuoli, cui siamo tutti legati per un’antica simpatia e consuetudine.
Tasselli di un mosaico, di uno scenario puteolano in cui una sorta di stato di natura, di homo homini lupus, di pratiche estorsive diffuse ai danni di settori sociali e civili, si accompagna ad una prassi politica che si è via via sempre più identificata con la gestione del potere per il potere, il ricatto e la denigrazione anche personali; parte dei cittadini, in questo contesto, si fanno servi per paura, per bisogno, ma anche per ambizione, volontà di accumulare ricchezza, briciole di potenza, prestazioni sessuali, come fini o mezzi della malapolitica.
Ammesso e non concesso che siamo davanti a un possibile mutamento radicale di questo scenario, bisogna combattere contro i guasti che i precedenti gruppi di potere hanno contribuito a sedimentare nelle istituzioni, nel corpo sociale, politico, morale e nelle stesse anime dei cittadini.

foto p.d.r.

Sentimenti, stati d’animo che contano, infatti, anche in politica, non meno di fatti e parole: tonalità emotive come la rassegnazione, il cinismo, il disprezzo della gente e di se stessi, la paura, stanno alla radice e si incarnano in molte posizioni che si vogliono motivate razionalmente e politicamente.
Una pallottola è stata, come è noto, spedita ai commissari prefettizi con l’invito a farsi i fatti propri: al di là della solidarietà ai rappresentanti dello stato, bisognerà persuadere una parte consistente della città, che farsi i fatti propri rende idiota (nel senso etimologico della parola) e

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In questo numero:

asfittica la vita, e non è neanche sempre un modo saggio di evitare i guai e i mali lasciati incancrenire; la politica non è solo, o principalmente, necessariamente una cosa sporca, ma ci è necessaria per costruire la convivenza civile e un buon governo.
Nei partiti del centrosinistra puteolano, dopo lo scioglimento, si reagisce arroccandosi, o si cominciano lentamente ad attivare le procedure per sostituire politicanti e gruppi che hanno preso piede nei partiti grandi ma anche nei piccoli; del resto hanno le loro ragioni: non possono decapitare interi gruppi dirigenti in poco tempo; hanno lasciato crescere, utilizzandola, la mala pianta, hanno aspettato lo scioglimento per iniziare un ripensamento, e, anzi, se il Tar li aiuta….
Ci sono sempre motivazioni realistiche o pseudo-tali e comprensibili, che si dicono solo nei corridoi ma che in tanti pensano e sanno, per non voltare pagina; volete che De Mita non abbia qualche ragione a voler prendere tanti voti anche a Pozzuoli, alla vigilia delle elezioni politiche? O che D’Alema e Bassolino sconfessino uomini che sono stati con l’uno, con l’altro o con entrambi?
La democrazia dei partiti, cui teniamo con forza, mostra i suoi limiti, e la necessità di una sua trasformazione, se premia chi raccoglie voti e tessere fasulle, se non sa inventare niente contro il primato dei numeri, di una quantità svincolata dalla qualità ed effettiva partecipazione; se ricorre a primarie a singhiozzo secondo le convenienze (Milano sì, Napoli no) etc.
A volte i partiti danno l’impressione di reagire con la vecchia mentalità che i panni sporchi si lavano in famiglia, con fastidio verso i cittadini che si ‘intromettono’ nelle loro case chiuse; ma sia nella vita privata che nella pubblica non è detto che il futuro sia di chi si chiude pensando così di mettersi al riparo dagli smottamementi e dalle crepe prossime venture.
Qualcuno dice: ma l’amministrazione puteolana uscente qualcosa ha fatto di buono sul piano della viabilità, dell’illuminazione pubblica, qui e là; non abbiamo certo bisogno di demonizzare nessuno, né coltiviamo l’infantile e manicheo modo di considerare politica e politici.

continua....

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