RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Lettera Aperta al Sindaco di Bacoli

Francesco Scarpato
ex responsabile della Sezione Flegrea del wwf

Egregio Sindaco di Bacoli, avv. Antonio Coppola

sono nato e vivo a Bacoli sin dal 1967. Ho iniziato a fare politica dal 1986 (avevo 19 anni) iscrivendomi al Partito Radicale. Lei ricorderà, da lì a poco, il presidente di quel Partito sarà il noto presentatore Enzo Tortora, che Lei giustamente difese con grande senso di giustizia e passione. L’anno dopo partecipai allo storico congresso nazionale del Partito Radicale all’Hotel Ergife a Roma. Purtroppo le idee e le giuste iniziative politiche di quel partito, allora, non potevano trovare il benché minimo riscontro nella mia città. Nel 1988 lasciai il Partito Radicale per iscrivermi al WWF, offrendomi anche come obbiettore di coscienza.

Dal 1989 ho iniziato ad occuparmi di volontariato ambientale. Nel 1990 organizzai a Bacoli una conferenza stampa, annunciando la costituzione di un Gruppo Attivo del WWF. Da quell’anno in poi, insieme ad una cerchia ristretta di soci, lanciammo una vera e propria sfida ai grandi speculatori edilizi; una piaga, come Lei ben sa, aperta sin dagli anni 50 e difficilmente combattuta seriamente dalle Amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso degli anni. Tanto per citarle un dato: dal 1989 al 2000 ho firmato di mio pugno, in qualità di responsabile della Sezione Flegrea del WWF, 250 esposti, per reati ambientali, alla Procura della Repubblica di Napoli, la maggior parte dei quali riguardavano macroscopici abusi edilizi. In sintesi, vorrei dirle che forse ho dato un piccolo contributo per la salvaguardia del territorio di Bacoli, e che l’unico intento che mi ha spinto a fare tutto ciò è stato un senso di attaccamento, quasi sacrale, ad una terra e una Natura ingiustamente presa d’assalto dai grandi palazzinari senza scrupoli. Insomma, fuor di retorica, un imperativo kantiano mi spinse a cercare di difendere almeno una piccola parte di aree archeologiche e naturalistiche della mia città.

Fatta questa premessa, vengo all’oggetto della mia lettera. Quando Lei si presentò alle elezioni con le liste civiche, io l’ho votata. Perché allora, a mio avviso, il tipo di aggregazione politica di centro sinistra, non mi assicurava molto. Al ballottaggio, vedendo che il partito di Alleanza Nazionale l’avrebbe appoggiata, non l’ho votata, ritenendo la cosa non più innovativa, bensì strumentale. La mia impostazione mentale, comunque, era è rimarrà di estrema sinistra.

Recentemente mi è capitata sottomano il periodico ufficiale del Comune di Bacoli “CUMA” Verso la nuova Bacoli. Nel complesso l’ho trovata molto interessante, piena di cose che Lei ha spinto a realizzare e che sono in corso d’opera. Alle pagine 4 e 5 sono presenti le schede delle opere in corso: le condivido tutte; mi sono ricordato anche che alcune di quelle aree sono state oggette di miei interventi di salvaguardia.

Vorrei però farle tre obiezioni o punti di critica:

– nelle sedici pagine di questo periodico non compare, nemmeno una volta, la frase “Parco Regionale dei Campi Flegrei”; neanche a pagina 11, dove c’è la parte che riguarda la città sostenibile e l’ambiente. Credo che su questo argomento ci siano troppe dimenticanze freudiane, scheletri nell’armadio, paure ataviche e sensi di colpa. L’ambiente continua a far paura in questa città? Manca, a mio avviso, ancora una volta, un adeguato e incisivo approccio alla tematica della tutela dei beni archeologici e ambientali. Mancano le dovute e necessarie interrelazioni tra Soprintendenza Archeologica(spesse volte lasciata sola ad intervenire nella tutela dei beni archeologici di Bacoli),

il nuovo Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei( questo lasciato con pochi mezzi e scarsissima visibilità) e il Comune( privo di iniziative di coinvolgimento delle forze giovanili e dell’Associazionismo ambientale);

a pagina 10 Lei parla del termovalorizzatore flegreo. Personalmente, sono nettamente contrario.

Lei dovrebbe conoscere bene l’articolo 216 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie (G.U. n.220 del 20/09/1994). In questa legge gli inceneritori sono classificati come industrie insalubri per la salute umana! La informo, inoltre, che l’Istituto Superiore di sanità del 2004 attesta la cancerogenicità di molte sostanze emesse dagli inceneritori: arsenico, berillio, benzene, diossina (fonte IARC: International Agency Research Cancer). Aggiungo che l’Harvard School of Public Health USA ha diffuso un comunicato allarmante riguardante la “pandemia silenziosa” per le complicazioni al cervello dei bambini da sostanze chimiche ed agenti inquinanti vari. Concludo su questo punto, informandola che tra i novanta termovalorizzatori di biomasse e rifiuti, oggi in funzione in Italia, quello di Brescia, nel 2003, ha prodotto decine di migliaia di tonnellate di ceneri pesanti e altrettante di ceneri leggere classificate come rifiuti pericolosi!

a pagina 14 Lei parla di Cultura. Credo che su questo punto si possa scrivere una vera e propria novella pirandelliana. Mi perdoni il sarcasmo. Ma da questo punto dobbiamo ancora una volta ritornare all’Anno Zero. Le vere politiche culturali in questo paese stentano ancora a decollare. Da molti anni questo settore è appiattito sull’aspetto folkloristico e festivalesco: solo concerti musicali, rappresentazioni teatrali e saghe enogastronomiche non bastano perché si definisca cultura con la C maiuscola. Prima di tutto questo è necessario che Bacoli si doti di un servizio bibliotecario reale ed efficiente. A mio avviso, il biglietto da visita di una vera città sia una vera la biblioteca. A questo proposito vorrei informarla che la biblioteca di Bacoli non è, allo stato attuale, degna e presentabile per una città come Bacoli. Lei parla di 9000 volumi; di questi però circa 2000 sono romanzi gialli e fumetti per ragazzi. Le stanze per la lettura sono solo tre. Capienza: solo 20 persone. Le postazioni internet: solo 2. Torri di libri lasciati sui tavoli da mesi che aspettano di essere collocati in scaffali che non ci sono e in spazi che non ci sono. La fotocopiatrice non funziona da circa un anno. Lei parla di “particolare attenzione alla sezione “ Storia dei Campi Flegrei” con 400 volumi! Lei crede che ci si possa vantare veramente che ci siano 400 volumi dedicati ai Campi Flegrei, a fronte di una disponibilità sul mercato di almeno 3000 volumi e pubblicazioni sui Campi Flegrei? I bagni della biblioteca rievocano molto quelli delle favelas brasiliani: da moltissimi anni un solo bagno per uomini e donne! Lei pensa veramente che “il fiore all’occhiello” dell’Assessorato alla Cultura sia la biblioteca? Se fosse così, desidererei sapere almeno che tipo di fiore!

Come vede, io credo, come Lei che questo paese abbia bisogno di piccole rivoluzioni sociali perché possa uscire dal torpore in cui è vissuto per tanti anni. Lei ha fatto e continua a fare delle cose sacrosante per questo paese, e io da cittadino La ringrazio. Ma se Lei è amante della “vera giustizia” , non può non tener conto dei tre punti di critica sopra elencati.

Distinti saluti.

Francesco Scarpato

ex responsabile della Sezione Flegrea del wwf

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