E LO CHIAMA(VA)NO RINASCIMENTO!

‹‹Bassolino ha sempre un passato per giustificarsi e un futuro per illudere› ›
Marco De Marco, L’altra metà della storia, Guida, 2007

L’altra metà della storia, l’altra faccia della medaglia ma, chissà a quanti di questi comunissimi modi di dire si potrebbe ricorrere per ‘fotografare’ la mancata fioritura del nostro amato e martoriato capoluogo di provincia negli anni della gestione bassoliniana.

Mentre in città si sprecano gli slogan anti-goveranatore come i maximanifesti che inneggiano ad un’imminente procedura giudiziaria a suo carico, la riflessione meno clamorosa ma più invadente di chi il tanto decantato Rinascimento lo sta ancora aspettando, campeggia ovunque. Antonio Bassolino, un nome come tanti se non fosse che Lui, appena riconfermato alla guida della città col secondo mandato da primo cittadino, prometteva di fare di Napoli la Parigi del Sud! Sua l’idea di far partire una nave da New York per farla approdare in città. Chissà lo sbalordimento dei figli degli emigrati nel poter conoscere la città fino ad allora appresa solo dai racconti dei padri! Poterla ‘vivere’ nella sua nuova e scintillante veste regalata alla città dall’afragolese più conosciuto (e meno male che c’è pure Toni Servillo!) L’iniziativa fu riportata dal settimanale ‘Newsweek’ con il titolo ‘Non ridete’ (estate 2001). Sei anni dopo l’America è tornata a parlare di Napoli per sconsigliare ai propri connazionali di trascorrere le ferie in città: troppo alto il rischio di malattie causato dalla spazzatura presente in ogni angolo della città e della provincia. Natale 2007: la presenza dell’immondizia in strada in Campania non fa più notizia né sulla stampa americana nè altrove. Di simboli, di quelli della Napoli che doveva cambiare ma non può ce ne sono in ogni dove, dal centro alla periferia. Strutture e luoghi che, racchiudendo il ‘modus cogitandi’ del Governatore, avrebbero dovuto imporsi come icone della redenzione dal degrado e dal male di vivere. La verità la racconta l’acqua passata sotto i ponti dalle affermazioni: ‘Con me i napoletani impareranno a fermarsi al semaforo rosso’ (dal 1993 al 2000, mentre è sindaco di Napoli) ai capi d’accusa che recitano: ‘truffa aggravata continuata ai danni dello Stato, frode in pubbliche forniture e violazioni ambientali’ (oggi, mentre è presidente della regione Campania). Gli esempi si sprecano e, solo per ridere di gusto e di ‘stizza’ dei più clamorosi, vale la pena ricordare che nel 2003 Bassolino preleva dai fondi europei 1 milione e 280 mila euro da destinare ad un corso regionale per diventare veline, nel 2004 le spese di rappresentanza del Governatore ammontano a circa 960 mila euro e, andando più a ritroso, che per rimettere in moto l’ex area dell’Italsider, a Bagnoli, Napoli riceve, nel 1984, un finanziamento di 1000 miliardi di lire. Il Nostro, allora parlamentare per il Pc, scende in piazza per non far chiudere l’industria e licenziare 25 mila lavoratori. Poi, da sindaco, lancia l’idea di farci una cittadella del divertimento! Ad oggi la bonifica è ancora in corso…E dove collocare la questione degli lavoratori socialmente utili ai tempi del Commissariamento per l’emergenza rifiuti? Durante la gestione straordinaria guidata (ancora) da Bassolino (2000-2004) ne vengono assunti più di 2300. In altre cifre, per ogni netturbino lombardo ce ne sono 25 campani. Qui gli aspetti tragici sono due: gli lsu godono di un contratto a tempo indeterminato da 1200 euro al mese e, per loro stessa ammissione, ‘non fanno nulla’ (puntata di Report, in onda su Rai3). Allo scadere della gestione straordinaria la ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse’ stima che sono stati spesi 897.012.010,44 euro che, secondo il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, sono finite nelle casse della camorra. Intanto, con il Natale 2007 alle porte e la spazzatura in strada, coi sacchetti si può ricavare un albero a basso costo!

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