Vesuvio e Campi Flegrei. Rischio ed Emergenza. Il convegno dell’Assostampa Flegrea

con foto di Giuseppe Del Rossi


Foto di Peppe Del Rossi

 

 

 

Pozzuoli – Quella di mercoledì 29 ottobre 2014 è stata una giornata interamente dedicata all’informazione nelle aree a rischio vulcano. In mattinata infatti, si è svolto il corso di aggiornamento per giornalisti, centrato, sia sui metodi di rilevazione dei dati relativi allo studio ed al monitoraggio dell’area vulcanica dei Campi Flegrei, sia sulle esperienze di gestione delle emergenze. Un’ importante occasione di approfondimento metodologico, finalizzata a migliorare il confronto tra scienziati e giornalisti per favorire un’ informazione consapevole, responsabile e scientificamente corretta.
Il pomeriggio è proseguito con il convegno “Vesuvio e Campi Flegrei: rischio ed emergenza” organizzato dall’,Assostampa Flegrea, che ha esteso il confronto su: piani di evacuazione, vie di fuga e scelte politiche.
Sull’argomento hanno relazionato: Il prof. Giuseppe Luongo, vulcanologo, il dott. Piero Moscardini, già alto funzionario della Protezione Civile ed esperto nella gestione delle emergenze, il dott. Giuseppe Coduto, vicepresidente di E. Di. Ma. S.- Emergency and Disaster Management.

Sono intervenuti al convegno: il prof. Edoardo Cosenza, assessore regionale alla Protezione Civile, Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli, Franco Iannuzzi, sindaco di Monte di Procida, Michele Petrone, assessore ai Lavori Pubblici di Bacoli e Francesco Ferrara per conto della commissione straordinaria di Quarto.
La Regione Campania ha già adottato le linee guida delle emergenze” ha dichiarato l’ assessore regionale alla protezione Civile Edoardo Cosenza quasi tutti i comuni della nostra regione hanno presentato domanda per ottenere i finanziamenti per la stesura dei piani di evacuazione. Ora però è necessario lavorare molto sui Campi Flegrei. La Regione ha il compito di coordinare i Piani Comunali. I cittadini devono conoscere quali sono i quattro segnali che individuano il livello di emergenza: verde, giallo, arancione e rosso. Oggi il Vesuvio ha un livello pari a quello verde mentre i Campi Flegrei sono a livello giallo per l’ attività registrata in questi anni di lieve sollevamento. Ovviamente siamo ancora lontani dall’ emergenza.
L’ area flegrea e quella vesuviana sono tra le più monitorate del mondo” ha spiegato il professor Giuseppe Luongoe in ogni momento è possibile leggere i dati e conoscere i vari livelli di emergenza. Spetta però al decisore politico stabilire l’evacuazione. La decisione non è facile perché può rivelarsi impopolare visto che la probabilità di eruzione è molto remota, anche in presenza di tutti quegli elementi che ce la fanno supporre. Pertanto è necessario che la comunità scientifica stabilisca un punto di non ritorno condiviso da tutti. Sono necessari i Piani di evacuazione che devono stabilire la modalità della mobilitazione e come gestirla sul territorio”.
“È necessaria una collaborazione tra la stampa e la comunità scientifica per dare alla popolazione una corretta informazione” , ha detto Piero Moscardini, già alto funzionario della Protezione Civile. “Purtroppo in Italia ci sono pochi Vigili del Fuoco rispetto ai reali bisogni e per questo bisogna dare più professionalità ai corpi volontari della protezione civile, una forza capace di offrire un grande contributo, in caso di disastro.

La gente deve essere coinvolta. È opportuno che la stesura dei Piani venga fatta da persone che abbiano una visione completa, e non parziale, del problema”, ha puntualizzato Giuseppe Codutoe che siano Piani condivisi dalle diverse componenti coinvolte, che andranno poi a gestire l’emergenza . Bisogna coinvolgere ogni singolo cittadino affinchè possa dare il proprio piccolo, ma importante, contributo. I finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Campania sono l’ ultima possibilità che hanno i comuni di dotarsi degli strumenti di pianificazione”.

Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia ha annunciato l’imminente inaugurazione del C.O.C. Centro Operativo Comunale, ma ha anche evidenziato come l’ attuale Piano sia obsoleto in considerazione di un incremento di popolazione residente nel centro storico, che invece si sarebbe dovuto ridurre del 50%, dopo il bradisismo dell’ ’82-’85, rispetto al periodo precedente al fenomeno. Inoltre, nei fine settimana la presenza di persone nell’ area del centro storico e di via Napoli si raddoppia.

Il sindaco di Monte di Procida Franco Iannuzzi ha riferito che il Piano di Emergenza comunale è stato già aggiornato dall’ Ufficio Tecnico comunale.
L’ assessore di Bacoli Michele Petrone ha informato che il Piano è in via di aggiornamento ma che c’ è la necessità di un coordinamento, in quanto molte vie di fuga sono di competenza dei comuni limitrofi.
L’ architetto Francesco Ferrara, per conto della Commissione Straordinaria del comune di Quarto, ha fatto presente che l’atteggiamento delle istituzioni e della popolazione nei confronti delle emergenze è cambiato e che il Piano dovrà’ essere semplice e snello per dire esattamente quello che bisogna fare.
Tutti hanno sottolineato la necessità di integrare i piani comunali all’interno di un Piano di Evacuazione dei Campi Flegrei.

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